L'obiettivo di questo post è quello di indicare i riferimenti chimici del colore lino. Dall'800 in poi la chimica è entrata all'interno di qualsiasi ambito della vita quotidiana, e soprattutto si propone al Mondo in maniera colorata.
Per contestualizzare il lino all'interno della chimica, come spesso abbiamo fatto, proviamo ad allargare i nostri orizzonti, considerando il significato più ampio del termine lino, ovvero quello tessile, dal quale peraltro questo colore è caratterizzato.
Ricordiamo prima di tutto che il lino è una fibra tessile, tra le più famose al mondo. La fibra tessile del lino si ottiene dallo stelo di "Linum usitatissimum", pianta contenente i semi dai quali si ricava l'olio siccativo.
Il lino venne usato per la preparazione di filati e di tessuti sin dalle prime civiltà orientali; fu infatti noto ai Cinesi, agli Sciti ed agli Egiziani.
La pianta del lino si coltiva sia nei paesi caldi che freddi, ma la produzione della fibra tessile è principalmente concentrata nelle zone fredde.
Dal lino si ricava una fibra che dopo la lavorazione è composta al 80% da cellulosa e una sua particolarità è che veniva utilizzato nelle prime armature a tela.
- La chimica dei pigmenti:

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