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Il color lino

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Il color lino

giovedì 27 ottobre 2016

STEP 09 - L'abbecedario

In questo post desidero fare un “abbecedario” incentrato sul color lino. Questo consiste in una lista rappresentante tutte le lettere dell’alfabeto italiano, ad ognuna delle quali sono associati dei riferimenti a questo colore. Questi riferimenti o nessi possono racchiudere i più svariati campi, quindi la caratteristica principale di queste associazioni sarà la creatività.

Abbecedario del color lino.

A come “angiosperme” (la pianta del lino appartiene a questa famiglia) http://www.treccani.it/enciclopedia/angiosperme_(Enciclopedia-Italiana)/

B come “Banfi”

C come “camicia”

D come “diabete” (i semi di lino in cucina sono un metodo per alleviare questa disfunzione) https://it.wikipedia.org/wiki/Linum_usitatissimum

E come “Egitto

F come “fittone” (è il nome della radice del lino) https://it.wikipedia.org/wiki/Fittone

G come “gramola" (cliccare link per spiegazione) http://www.museograncona.it/_old/museo/1_4_gramola.htm

H come “Hermes”

I come “Ieluzzi” (cliccare link per spiegazione) http://albazarmilano.it/chisiamo/


M come “marzuolo” (varietà di lino inteso come fibra tessile) http://www.chimica-online.it/materiali/fibre-tessili/lino.htm

N come “neutralità”

O come “olio di lino"

P come “poligonale” (la fibra del lino presenta una sezione poligonale)

Q come “quadro”

R come “Rivoluzione tessile”

S come “Sacra Sindone”

T come “tessuto”

V come “Vintage” 

Z come “Zignago (linificio)” http://www.linificio.it/zignago


... E voi, cari lettori, se avete suggerimenti o qualche termine aggiuntivo, fatemi sapere. Lasciate un commento!


SITOGRAFIA:

-Definizione di abbecedario:





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lunedì 24 ottobre 2016

STEP 08 - La saggezza popolare

Il colore lino, naturalmente deriva il suo nome dalla omonima pianta e in particolare dal colore del tessuto che da essa si ricava. Come la storia ci insegna, l'origine del lino è alquanto antica, poichè sentiamo parlare di Lino, anche in epoche molto remote.

Per questo motivo, intorno al tessuto del lino e al suo colore, si sono venuto a creare con gli anni un buon numero di scaramanzie e storie cosiddette "fuzzy" ("sfocato" in inglese). 

Di seguito un elenco dei principali detti popolari riguardanti il lino:

- "Il lino, per San Bernardino, vuol fiorir alto o piccino."
Spiegazione: Per la festa di S. Bernardino da Siena (20 maggio) fiorisce la piantina del lino.

- "Di qui a cent'anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa."

- "Figlio di fava e babbo di lino."

- "L'allegria delle donne è il lino."

- "Non bisogna contentar le donne se non del lino."

Ed ora vorrei chiudere il post con una superstizione riguardante il matrimonio: in qualche cultura è assolutamente consigliato per gli sposi vestire con abiti di lino, poichè l'analogia con la pianta è sfruttata come simbolo di grande fertilità e prosperità, e di una convivenza lunga e felice.


... E voi ci credete?

SITOGRAFIA:

Detti popolari sul lino:







Aforisma di Eduardo De Filippo                                                     Gesto scaramantico




STEP 07 - I colori nel cinema

In questo post parlerò di come il colore (ed in particolare il colore lino) giocano un ruolo fondamentale all'interno del mondo cinematografico.
I registi riescono ad influenzare le nostre emozioni più di quanto ci sia possibile immaginare. Infatti, la composizione di ogni singolo fotogramma è studiata minuziosamente per colpire il subconscio su più livelli e generare nello spettatore paura, gioia, tranquillità, ansia e persino noia, senza mostrare, di fatto, nulla di particolare. 
I colori giocano un ruolo essenziale se si vuole stimolare una certa emozione al posto di un’altra; si può quasi affermare che su un piano visivo siano importanti quanto le espressioni o la gestualità degli attori, è proprio per questo che prima dell'avvento del colore si puntava soprattutto su un trucco che evidenziasse i lineamenti o la mimica facciale. Tuttavia, non esiste un modo giusto o sbagliato nell’usare le tonalità. Spesso la scelta di una al posto di un’altra vuole semplicemente soddisfare le esigenze estetiche o i gusti di un regista, ma va comunque tenuto a mente che nell’accezione comune il rosso non evoca le stesse sensazioni del giallo, così come il nero crea un’atmosfera differente dal rosa.
Ad ogni colore corrispondono uno o più significati e modi di fare cinema, spetta solo al regista decidere quali usare. Diventa evidente come il colore, all'interno del cinema, acquisisca un profondo significato psicologico.

Il colore lino, appartiene a quella categoria di colori dalle tonalità "neutre". Questo colore, insieme a colori come il beige, il marrone o il color sabbia, rappresenta intelligenza, solidità, pulizia e qualcosa di moderno. Viene anche associato a maturità e tristezza. Analizzando il significato psicologico di questo colore, esso rappresenta il colore neutro di chi prende le distanze dai sentimenti e dalla vita, optando per il non coinvolgimento. Analizzando il lino nella sua similitudine con il rosa pastello, questo colore può rappresentare anche innocenza, giovinezza e purezza d’animo, come avviene in alcuni film horror, dove viene utilizzato per introdurre la protagonista adolescente prima della perdita della sua verginità.


 La psicologia dei colori


giovedì 20 ottobre 2016

STEP 06 - I colori nella scienza

Il colore, come abbiamo già considerato, ha assunto un ruolo fondamentale all'interno della scienza. Un' infinità di dispositivi scientifici, come ad esempio lo spettroscopio, sfruttano i colori per caratterizzare gli esiti dei loro esperimenti e trarre risultati.
Oggi, in questo step, mi sono prefisso di parlare di come il colore lino abbia avuto a che fare con la scienza. Cercando sul web ho trovato informazioni utili a riguardo. Ovviamente, anche in queste post "scientifico" diventa evidente ampliare gli orizzonti del lino, non considerando solamente la sua natura cromatica, ma anche dal punto di vista  materiale. 
I più celebri esperimenti scientifici che sono stati fatti riguardanti il lino, hanno a che fare con un oggetto costituito interamente di lino, e la cui storia ha addirittura qualcosa di mistico e religioso: sto parlando della Sindone di Torino
Visto il significato che questo oggetto ha assunto e la possibile origine e provenienza che le è stata attribuita, intorno a questo lenzuolo di lino sono stati eseguiti vari studi scientifici. In questo post proveremo ad approfondirne uno in particolare, ovvero l'esame scientifico del Carbonio 14.
Il più celebre e importante esame compiuto sul telo, per la grande risonanza che ha avuto sui mezzi d'informazione, è quello eseguito attraverso la tecnica radiometrica del carbonio 14. Secondo il risultato dell'esame, eseguito separatamente da tre laboratori (Tucson, Oxford e Zurigo) su un campione di tessuto prelevato appositamente, il lenzuolo va datato nell'intervallo di tempo compreso tra il 1260 e il 1390. Questa datazione corrisponde al periodo in cui si ha la prima documentazione storica che si riferisca con certezza alla Sindone di Torino (1353).

La correttezza dell'esame del Carbonio 14 effettuato, riconosciuta valida dalla comunità scientifica. Ciononostante, la sua autenticità continua a essere oggetto di fortissime controversie ed è messa in dubbio soprattutto dagli "autenticisti" sostenitori di un'origine più antica, i quali ritengono che vi sarebbe la possibilità che il telo sia più antico e originario del Medio Oriente.

SITOGRAFIA:

- Sito ufficiale della Sindone di Torino:


      


   



La Sacra Sindone






    



lunedì 17 ottobre 2016

STEP 05 - I colori nella musica

Ascoltando attentamente un brano musicale è molto probabile che, ad un certo punto della canzone, ci si imbatta in un colore. Questo è sintomo evidente dell'importanza che il colore ha assunto, tema di cui già abbiamo parlato. Un cantante, così come un poeta o chiunque altro, può decidere di esprimere un suo pensiero, un suo stato d'animo o un suo desiderio attraverso un colore.

L'uso del colore lino, nello specifico, non è molto usuale all'interno dello scenario musicale, a mio parere principalmente per due motivi:
- il color lino è spesso associato al materiale dal quale esso prende il suo nome
- il color lino è un colore abbastanza raro, ma soprattutto molto simile al bianco rosato, quindi spesso può essere sostituito direttamente dal color bianco, o comunque da un colore chiaro più vicino ad un pubblico .

Nonostante le difficoltà incontrate per questi motivi, cercando sul web sono riuscito a scovare un testo musicale di una canzone sudamericana di C. Granda dal titolo "Cavallino peruviano", che venne tradotta in italiano da A. Testa e che partecipò alla 20esima edizione dello Zecchino d'Oro, diventando a tutti gli effetti una vera e propria canzone pop. La definizione del termine pop, infatti, a partire dagli anni Sessanta, definisce una manifestazione artistico-culturale rivolta alla massa.
Di seguito il testo italiano, evidenziando in rosso l'uso del colore protagonista del mio blog.

Cavalcando sul sentiero
sta arrivando Josè Antonio:
lui cerca, girando il mondo,
il tulipano più giallo…
Nessuno così elegante
troverai sul tuo cammino:
sombrero di fine paglia
e poncho color bianco lino
Chiari come la mattina
i pensieri nella mente,
e il cavallino fedele
trotterella allegramente…
L’aria limpida di Giugno
leggera gli sfiora il viso,
intanto la sua canzone
corre incontro ai tulipani…
Va a cavallo Josè Antonio
con eleganza e destrezza
e regge le briglie rosse di seta
con leggerezza.
Gli basta di tanto in tanto
tirarle un po’ piano piano
per fare cambiare il passo
al cavallino peruviano.
Leggero va il cavallino
lungo l’argine del fiume,
perchè questa dolce terra
è come un prato di piume…
Ha i riflessi della seta,
la criniera rilucente,
i quattro zoccoli lievi
stan cantando allegramente…
Corre corre a briglia sciolta
tutt’uno col suo fantino
e come un cavallo a lato
vola incontro ai tulipani…
Josè Antonio, Josè Antonio
perchè non ti fermi qui?
Dappertutto puoi trovar
quel che tu stai cercando…
Non andare per il mondo
con il tuo bel cavallino:
quanti fiori, tu vedrai,
sbocceranno anche da noi!
Se non sarà un tulipano
sarà una rosa o una viola,
un gelsomino o un lillà,
ma tu rimani qui con noi

insieme al tuo cavallino!…




"Cavallino peruviano" alla 20esima edizione dello Zecchino d'Oro









venerdì 14 ottobre 2016

STEP 04 - I colori nel mito


Il colore è certamente un protagonista all'interno dello studio del passato. Diverse culture dell'antichità sono caratterizzate da storie e leggende ruotanti intorno al colore. Uno degli esempi più celebri è dato dal mito greco di Iris.
Da sempre il lino è stato associato a leggende, miti e più volte è comparso nella storia antica dei popoli che ci hanno preceduto. Una curiosità è che il lino ha simboleggiato la luce. In India si diceva che l’Aurora tesseva la camicia nuziale del suo sposo divino, il Sole, con i fili di quella pianticella. Per tale motivo i fili di lino sono considerati tradizionalmente i simboli dei raggi di sole, di vita e di fertilità.
In Egitto, all’epoca dei faraoni, le mummie venivano fasciate con bende di lino. Le dame di corte, le danzatrici e le sacerdotesse indossavano tuniche finemente pieghettate, fatte di tessuto di lino trasparente come un velo.
Nell’antica Roma il lino serviva anche, per la sua leggerezza, quale tessuto per i teli che si stendevano su teatri o sul Foro o nelle zone interne delle case per fare ombra. Infine la fibra più vicina alla scorza, ossia la stoppa, veniva utilizzata per confezionare gli stoppini delle lucerne.
I pittori del Medioevo ebbero l’ idea di sostituire parte dell’ uovo, allora usato nella composizione delle tempere, con olio di lino cotto, fatto decantare al sole; questo rendeva i colori più brillanti e più facili da stendere.

Secondo la mitologia greca, l’inventrice del filo di  lino fu Aracne, la mitica tessitrice Lidia il cui padre, Idmone di Colofone, era un tintore. La giovane Aracne era diventata celebre per l’arte di tessere e di ricamare. Si capiva che la sua maestria proveniva da Pallade. Ma Aracne lo negava, anzi diceva impermalita:
”Che gareggi con me! Se mi vince, potrà fare di me quello che vorrà.”. 
La dea accolse la sfida apparendole nelle sembianze di una vecchia e consigliandole di chiedere perdono  a Pallade della sua audacia. Ma Aracne rispose con insulti.
Fu allora che la dea si spogliò delle sembianze di vecchia presentandosi in tutto il suo splendore e accettando la sfida.
Pallade rappresentò sulla tappezzeria i dodici re dell’Olimpo; e, per ammonire la rivale, aggiunse ai quattro angoli quattro episodi che mostravano la disfatta dei mortali che avevano sfidato gli dei.
Aracne a sua volta rappresentò gli episodi degli dei che non facevano loro onore.
Il suo lavoro era perfetto, ma Pallade incollerita fece a brandelli la tela della giovane e, trovandosi in mano la spola di legno, colpì tre o quattro volte la fronte di Aracne.
L’infelice non lo tollerò e corse a infilare il collo in un cappio. Ma la dea non le permise di morire e la trasformò in un ragno (Aràchne in greco).







Il mito di Aracne



Mummia fasciata con bende di lino 












STEP 03 - I codici del colore

Risulta evidente che il colore, a partire dall'antichità, abbia via via acquisito una enorme importanza, fino a ricoprire ai giorni nostri un ruolo fondamentale all'interno della società. Basti pensare ai concetti di "moda" e "fuori moda", attraverso i quali il colore gioca il ruolo di arbitro sociale, per determinare se un individuo abbia una classe sociale abbastanza elevata da potersi permettere di restare in linea con le ultime tendenze. Oppure pensiamo al ruolo che il colore ricopre nell'ambito della preparazione alimentare, dove viene sfruttato per rendere più appetibile un prodotto. Se pensiamo ai semafori, ci rendiamo conto che il colore ha assunto una direzione nell'ambito dei servizi pubblici e della sicurezza. Oppure pensiamo all'ambito scientifico, dove il colore è diventato riferimento per strumenti come lo spettroscopio.

Questi sono solo alcuni dei molti altri campi sociali in cui il colore è punto di riferimento. Per questo motivo è diventata una necessità quello di definire una classificazione del colore, basata su diverse scale. Come Carlo Linneo fece nel 700, definendo la classificazione degli essere viventi, lo stesso hanno fatto gli "scienziati del colore".
Attualmente si utilizzano diversi sistemi di riferimento, basati su diversi parametri. I principali sistemi di codifica sono RAL, NCS, Pantone, RGB. 

Due parole sulle principali caratteristiche della classificazione RGB. Il modello RGB è un sistema di codici di colori internazionale le cui specifiche sono state definite dalla Commission internationale de l'éclairage (CIE) nel 1931. RGB è un modello di colori "additivo" e cioè è un sistema che si basa su tre colori fondamentali (che non devono essere confusi con i colori primari) che sono il rosso, il verde ed il blu e da tre colori di tipo sottrattivo, il giallo, il colore magenta ed il ciano. RGB è l'acronimo di Red, Green e Blue, i nomi dei colori additivi in lingua inglese.
Una qualsiasi immagine è infatti scomponibile, attraverso procedimenti più o meno semplici come filtri o altro, in colori base. Miscelando in varie proporzioni tali colori base è possibile ottenere tutto lo spettro dei colori percepibili dall'occhio umano, eccezion fatta delle porpore. 
Andando nello specifico i 3 colori principali, ovvero il rosso, il verde ed il blu equivalgono a forme d'onda (radiazioni luminose) di periodo fissato:
il Rosso con una lunghezza d'onda di 700 nm;
il Verde con una lunghezza d'onda di 546,1 nm;
il Blu con una lunghezza d'onda di 455,8 nm.

I sistemi di standardizzazione cambiano a seconda dell'ambito di utilizzo (tipografia,fotografia, grafica video o per computer, colori per edilizia eccetera).
Il protagonista del nostro blog, presenta una composizione del 98% rosso, 94% verde e 90% blu e la sua codifica è "hex #faf0e6.


SITOGRAFIA:

- Classificazione dei colori e relative scale:



- Descrizione scala RGB:


Descrizione delle caratteristiche cromatiche del colore lino, con riferimenti alle
scale:








  Scala Pantone

Scala RGB

 Scala RAL





lunedì 10 ottobre 2016

STEP 02 - L'arcobaleno delle lingue del mondo

Qual è il termine con il quale ogni popolo identifica la parola lino? Sarà simile al nostro linguaggio o completamente differente?

Attraverso questo step ho cercato di tradurre la parola lino in più lingue possibili. Non è stato facile, anzi... È stato un'impresa lunga e faticosa, ma devo dire che ne è valsa la pena. È stato molto interessante notare come per alcune lingue di origine latina come la nostra (ad esempio tedesco,  spagnolo, portoghese) la traduzione non si discostasse di molto dalla nostra.

Inoltre, è stato molto curioso poiché, ad essere sincero, di molte lingue in cui ho tradotto  non conoscevo nemmeno l'esistenza!

Di seguito, la traduzione letterale della parola lino in 102 lingue (escluso l'italiano) e ove possibile, tra parentesi, la traslitterazione fonetica.


- AFRIKAANS: linne 
- ALBANESE: lino
- AMARICO: የተልባ (t.f: yeteliba)
- ARABO: كتان (t.f: katan)
- ARMENO: սպիտակեղեն (t.f: spitakeghen)
- AZERO: kətan
- BASCO: lihoa
- BENGALESE: লিনেন (t.f: Linēna)
- BIELORUSSO: бялізну (t.f: bializnu)
- BIRMANO: ပိတ်ချော (t.f: pate hkyaww)
- BOSNIACO: posteljina
- BULGARO: бельо (t.f: bel’o)
- CATALANO: lli
- CEBUANO: nga lino
- CECO: prádlo
- CHICHEWA: bafuta
- CINESE TRADIZIONALE: 亞麻布 (t.f: Yàmá bù)
- COREANO: 리넨 (t.f: linen) 
- CORSO: pannu
- CREOLO HAITIANO: twal fin blan
- CROATO: posteljina
- CURDO (KURMANJI): keten
- DANESE: hør
- EBRAICO: פשתן
- ESPERANTO: lino
- ESTONE: lina
- FILIPPINO: linen
- FINLANDESE: pellava
- FRANCESE: lin 
- FRISONE: linnen
- GAELICO SCOZZESE: anart
- GALIZIANO: liño
- GALLESE: llieiniau
- GEORGIANO: თეთრეულის (t.f: t’et’reulis)
- GIAPPONESE: リネン (t.f: rinen)
- GIAVANESE: linen
- GRECO: λινό (t.f: linó)
- GUJARATI: લેનિન (t.f: Lēnina)
- HAUSA: lilin
- HAWAIANO: olonā
- HINDI: लिनन (t.f: linan)
- HMONG: linen
- IGBO: linen
- INDONESIANO: linen
- INGLESE: linen
- IRLANDESE: línéadach
- ISLANDESE: lín
- KANNADA: ಲಿನೊ (t.f: linin)
- KAZACO: Лино (t.f: Lïno)
- KHMER: ក្រណាត់ទេសឯក (t.f: kraneat tesek)
- KIRGHISO: болотнай (t.f: bolotnay)
- LAO: linen (t.f: linen)
- LATINO: linen
- LETTONE: veļa 
- LITUANO: linas
- LUSSEMBRUGHESE: lengen
- MACEDONE: лен (t.f: len)
- MALAYALAM: പഞ്ഞിനൂൽ (t.f: paññinūl) 
- MALESE: linen
- MALGASCIO: rongony
- MALTESE: bjankerija
- MAORI: rinena
- MARATHI: तागाचे (t.f: Tāgācē) 
- MONGOLO: цагаан (t.f: tsagaan khereglel)
- NEPALESE: सनी (t.f: Sanī)
- NORVEGESE: lin
- OLANDESE: linnen
- PASHTO: کتان
- PERSIANO: پارچه کتانی
- POLACCO: bielizna
- PORTOGHESE: linho
- PUNJABI: ਲਿਨਨ
- RUMENO: lenjerie
- RUSSO: белье (t.f: bel'ye)
- SAMOANO: ie
- SERBO: постељина (t.f: posteljina)
- SESOTHO: apare line ea boleng 
- SHONA: dzomucheka
- SINDHI: ململ
- SINGALESE: හණ (t.f: hana)
- SLOVACCO: bielizeň
- SLOVENO: perilo
- SOMALO: linen
- SPAGNOLO: lino
- SUDANESE: kaen nu digawe ti rami
- SVEDESE: linne
- SWAHILI: sanda
- TAGIKO: ьиҳози хоб (t.f: ʹihozi xoʙ)
- TAILANDESE: เสื่อผ้าลินิน (t.f: P̄ĥā linin)
- TAMIL: கைத்தறி (t.f: Kaittaṟi)
- TEDESCO: leinen
- TELUGU: నార (t.f: Nāra)
- TURCO: keten
- UCRAINO: білизна (t.f: bilyzna)
- UNGHERESE: vászon
- URDU: لنن
- UZBECO: o'rin-ko'rpa jildi
- VIETNAMITA: lanh
- XHOSA: zelinen
- YIDDISH: לתונט
- YORUBA: ọgbọ

- ZULU: yelineni

NOTA:
Per la traduzione e la traslitterazione fonetica (ove possibile) ho utilizzato Google Traduttore

https://translate.google.it/?hl=it&tab=wT


STEP 01 - Le accezioni cromatiche del color lino

Attraverso questo primo step, intendo definire dal punto di vista cromatico il protagonista del mio blog, ovvero il color lino. La descrizione delle "sfumature" di questo colore non vuole però essere (almeno in questo post) una descrizione specifica del colore, attraverso le relative scale e classificazioni, ma ha l'obiettivo di fornire un'idea sulle principali caratteristiche del color lino.

Il color lino è un tipo di colore bianco tendente al giallo pallido, che deriva il suo nome dal pigmento naturale del tessuto che si ricava dalla lavorazione dell'omonima pianta.

Oggi il color lino è generalmente usato per descrivere la tinta di tessuti ed è associato ad uno stile semplice ed estremamente elegante, che guarda al passato pur essendo assolutamente contemporaneo.

Dal punto di vista del design e della moda questo colore trova ampie applicazioni poiché, essendo costituito da un tono neutro, è largamente coordinative.


 Gomitoli di lino

Etimologia della parola lino

Sono fortemente convinto che, prima di provare a caratterizzare e descrivere una determinata cosa, l'aspetto principale su cui concentrarsi sia quello del provare a comprendere l'origine della cosa in questione. Per questo motivo ho deciso di scoprire da dove nasca il nome "lino", prima ancora di considerare il termine nel suo significato cromatico.

Di seguito la definizione del termine lino, direttamente dal Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana.

Lino: dal latino "linum". Pianta dalla quale secca e macerata si cava materia atta a filarsi e far panno, detto per ciò Pannolino. Indi la materia che si cava dalla detta pianta; e altresì la Tela che si fa con detta materia.


LINKS DAI QUALI LE INFORMAZIONI SONO STATE PRESE E RIELABORATE: